Cucine. Quando si deve acquistare una cucina si entra in un dedalo di termini ai più sconosciuti. Ecco un pratico bigino per non andare dal mobiliere e guardarlo con un’aria da fesso mentre lui pontifica sulle qualità delle sue cucine.
Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione fra la struttura interna della cucina, cioè sul materiale con la quale è costruito il telaio, e l’aspetto esteriore, cioè come è stata rivestita esternamente.
Il telaio della cucina può essere di diversi tipi:
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Tamburato. Le parti sono costituite da un sandwich di vari materiali, compresa una rete metallica. E’ molto costosa e usata per produzioni di alto livello.
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Massello. Le sue parti sono costituite da monoliti di legno tagliati senza soluzione di continuità.
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Impiallacciatura. Le parti sono costituite da legno meno pregiato ricoperte da un sottile strato (1 mm) di legno più pregiato.
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Truciolare. Le parti sono composte da trucioli di legno amalgamati o meno con sostanze meno nobili a diverse grammature (densità delle particelle amalgamate).
La parte esterna della cucina può invece essere un:
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Laminato. Il telaio viene ricoperto con uno strato di origine sintetica che lo rende impermeabile, meno sensibile agli urti e ai graffi.
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Laccato. Il telaio non viene ricoperto con un pannello (laminato) bensì laccato con delle vernici colorate che offrono, rispetto al laminato, un’ampia gamma di colori. Le laccature si dicono a poro aperto quando lasciano inalterate alla vista e al tatto le venature del legno altrimenti sono dette a poro chiuso (lucide o opache).
Il laminato, rispetto al laccato, costa meno e pare essere più resistente ai graffi. Per contro il laccato è trendy (così si dice).
Buona scelta!